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giovedì 12 luglio 2012

La leggenda di Radio Caroline (seconda parte)

Con questo tragico evento si pose fine alla prima fase di vita di Radio Caroline. La notizia dell’affondamento venne coperta da tutti i principali media suscitando molto stupore e manifestazioni di solidarietà per tutto l’equipaggio che nel frattempo doveva fare i conti con la giustizia inglese. Il fondatore di Radio Caroline, Ronan O’Rahilly, non si diede per vinto e subito dopo l’affondamento della nave cercò nuovi finanziatori per far proseguire anche in futuro questa esperienza. Ci vollero tre anni per trovare il denaro necessario per comprare una nuova nave e ricostruire la strumentazione necessaria a trasmettere e nonostante tutto, nell’agosto 1983 la voce di Radio Caroline tornò a squillare nell’etere.
Dopo la “ristrutturazione” Radio Caroline trasmetteva dalla nave Ross Revenge e seppur con qualche problema di tanto in tanto, le trasmissioni continuarono quasi ininterrottamente fino al 1987. In tutto questo periodo però le rappresaglie del governo inglese verso i sostenitori di questa stazione continuarono, furono molti infatti gli ex dj ad essere multati o arrestati per aver trasmesso in passato sulla Mi Amigo. Nell’agosto del 1989 il governo inglese decise di porre definitivamente fine alla vicenda inviando vicino alla Ross Revenge una nave tedesca con a bordo militari olandesi, francesi, inglesi e belga. L’esercito sceso dalla nave Volants distrusse praticamente tutte le apparecchiature e l’intero equipaggio di Radio Caroline venne arrestato, le motivazioni che avevano spinto il governo inglese a procedere in tal senso furono due: Radio Caroline causava interferenze alle frequenze di uso nautico, inoltre la nave che la ospitava non possedeva più la registrazione navale perché scaduta nel 1987. Fu questa la fine della più importante e apprezzata radio off-shore di tutti i tempi che lasciò un segno indelebile nella cultura inglese ed europea per quasi un trentennio. Lo Spettatore

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