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sabato 11 giugno 2011

Calcioscommesse e la solita vecchia Italia...

Ormai sono già passate diverse settimane dallo scandalo del calcioscommesse 2-la vendetta, ribattezzato con il poco innovativo titolo di Scommettopoli e, dopo giorni e giorni in cui la macchina dei media ha letteralmente vomitato di tutto, ora si giunge al triste epilogo della vicenda: tutti assolti o quasi e brutti cattivoni non fatelo mai più, mi raccomando. E' proprio vero cari amici, "errare è umano" ma perseverare è veramente diabolico!! Già vi siete dimenticati cosa accadde nel 2006, in pieno periodo di preparazione al Mondiale (poi risultato vittorioso per la nostra nazionale) di Germania?
Sono sicuro di no, comunque credo che, a questo punto, sia opportuno ritornarci un attimo sopra...Iniziamo col dire che in realtà, il primo vero scandalo sulle scommesse illecite che investì la nostra macchina più o meno perfetta del pallone, risale addirittura alla stagione calcistica 1979-1980, anno in cui, a causa di giocatori coinvolti in gare truccate, vennero penalizzate e quindi retrocesse in Serie B ben sei società di Serie A tra le quali figuravano su tutte Milan e Lazio. Da allora e per ben ventisei anni la giostra del pallone riprese a funzionare correttamente anche se a partire dagli anni novanta in poi, in tutti i bar dello sport del Belpaese echeggiava un'unica convinzione così sintetizzabile: "la Juventus è forte ma ruba i match" oppure "E' Moggi che decide chi deve vincere il campionato". Su queste argomentazioni e ipotesi nel corso degli anni sono scoppiate risse negli stadi, nei bar, nei circoli, sono volati motorini sugli spalti ecc...Ma in fondo era solo una convinzione del resto dei tifosi italiani, poveri sfigati che non vedevano vincere nulla alle proprie squadre tanto amate. Fu così insomma che per anni funzionò il nostro pallone: il Milan vinceva in Europa, la Juventus in Italia, l'Inter acquistava campioni (vedi Ronaldo) e non vinceva, Zeman (prima laziale e poi sull'altra sponda del Tevere) accusava il sistema e società di doping e forse già allora di qualcosa di ancora più grave...Tutto ciò fino all'estate 2006, anno in cui finalmente alcune intercettazioni telefoniche dimostrarono quello che in tanti già sapevano: Moggi organizza tutto, gli arbitri come Paparesta erano d'accordo con lui, la Juventus non era la sola coinvolta nello scandalo perchè c'erano anche Milan, Lazio, Reggina, Fiorentina e alcune società minori. Quale fu la morale della favola? Alla Juventus venne revocato lo scudetto della stagione 2005-2006 e fu retrocessa in Serie B, a tutte le altre punti di penalizzazione e finalmente il pallone potè tornare pulito....almeno fino ad oggi. L'ultimo scandalo può essere così riassunto: c'è un portiere di una serie minore (tal Paoloni) che affetto dalla sindrome del gioco compulsivo organizza con personaggi più o meno noti del pallone (Signori, Bressan, ecc...), commercialisti e dottori un bel sistema per truccare le partite di calcio corrompendo i giocatori e se la mazzetta non bastava interveniva del bel sonnifero negli integratori. Beh cavolo, questo è un genio direte voi!!! Peccato però che in questa vicenda sono stati fatti nomi di persone e società che non c'entrano un tubo come nel caso di Daniele De Rossi, Francesco Totti, Christian Vieri e l'As Roma, povera società di calcio che, non avendo ancora un proprietario, è sempre oggetto di attacchi gratuiti dai media. Intanto però, mentre scrivo queste righe sul Scommettopoli 2, già è uscita la notizia che il gip è ormai prossimo ad avviare le scarcerazioni perchè tanto il buon Paoloni è stato interrogato e la colpa è tutta la sua, come sempre. Una volta messo dietro le sbarre questo squallido personaggio, il mondo del pallone nostrano tornerà a splendere di nuovo. Cosa c'è da indignarsi? Niente dico io, a parte il fatto che le vicende di sputtanamenti, gioco d'azzardo ecc vengono sempre gestite così: si trova un bel capro espiatorio della questione, gli si attribuiscono tutte le colpe et voilà il problema è risolto. Quante volte durante la storia del nostro Paese abbiamo assistito a meccanismi di questo tipo? Tanti, troppi ed è ora di piantarla! Mi sto sbagliando dite voi, beh cerco di fare alcuni esempi per rinfrescarvi la memoria. Ovviamente toccando il mondo della politica se ne trovano "a bizzeffe": dopo vent'anni di dittatura fascista, Mussolini è stato ritenuto l'unico responsabile di quella catastrofe, nel '92 la colpa di Tangentopoli fu solo di Craxi e del Partito Socialista, le tasse sono alte perchè è la Sinistra che ogni volta va al Governo le alza e poi non si possono per incanto più abbassare, la colpa di Vallettopoli invece fu solo di Lele Mora e dell'amico Corona, la Juventus era l'unica ad orchestrare tutto e quindi è stata l'unica a scendere di categoria, la colpa del virus che ammazza la gente in Germania è dei cetrioli e quindi non si comprano più e via dicendo. Alla fine, tutta questa storia si risolverà come sempre: Paoloni non metterà più un piede in un campo da pallone e tutti gli altri saranno liberi di tornare a fare quello che facevano prima...come dire:"Ma che ce frega, non andiamo troppo in profondità nelle questioni, in fondo fino adesso è andato sempre bene così e a tutti, no?" Tutto giusto ed inattacabile, ma ricordiamoci una cosa amici miei che continuando ad affrontare i problemi in questo modo, per il mondo e ancor prima per noi stessi continueremo in eterno ad essere sempre e solo la solita vecchia e povera Italietta.....

Lo Spettatore

mercoledì 8 giugno 2011

Annozero saluta la Rai, ma questa era solo l'anteprima.......

Sembra ormai tutto pronto in casa Rai per l'ultima diretta di "Annozero" che andrà in onda giovedì prossimo su RaiDue. Il programma, condotto dal rompiscatole della politica italiana Michele Santoro, dopo un tira e molla tra quest'ultimo e la stessa Rai che dura ormai da anni, di comune accordo tra il conduttore della trasmissione ed i vertici aziendali non andrà più in onda. Beh, chi l'avrebbe mai detto che si sarebbe giunti a tanto? Forse in fondo c'era da aspettarselo che prima o poi Santoro e la Rai avrebbe divorziato ma, alla vigilia dell'ultima puntata stagionale, in pochi avrebbero scommesso su un epilogo così repentino.
Di sicuro, i rapporti tra l'azienda ed il conduttore-giornalista erano ormai logori da tempo e come ha dichiarato il collega di Santoro ed ospite fisso in studio, Marco Travaglio:"Non poteva andare avanti all'infinito. Non si può restare per sempre in un'azienda che non ti vuole. Da anni la tv di Stato ostacola il programma d'informazione più visto della televisione italiana, nonostante gli introiti pubblicitari e il prestigio che i record di ascolti di 'Annozero' garantiscono" A dir la verità che i rapporti erano veramente alle strette lo si era capito già da tempo, in particolare nella puntata in cui intervenne l'ormai ex direttore generale della Rai, Mauro Masi, che venne praticamente ridicolizzato dal buon Michele e di lì a qualche mese avrebbe lasciato il proprio incarico. Forse fu proprio in quell'occasione che si capì che Annozero e tutto il suo staff era diventato un ospite troppo scomodo per poterlo trattenere ancora tra le mura di casa Rai. Ora, ad appena qualche giorno dall'uscita della notiza, spopolano già le accuse da parte di una parte della politica italiana (lascio a voi capire quale fazione) di mercenarismo da parte del conduttore di Annozero accusato di aver ricevuto una buona uscita molto vicina o forse superiore ai 2 milioni di euro. Come dire:" Questo qua fa tanto il moralizzatore e poi si intasca tutto sto denaro", senza ovviamente considerare che almeno la "spina nel fianco" di gente tipo Vespa, Masi, Berlusconi ecc, ha il coraggio di fare informazione; a volte la fa alternativa, a volte controcorrente ed anche arrogante perchè no, ma pur sempre ottima informazione. Qual è invece il compito di gente come l'On. Santanchè ad esempio? Cosa fa esattamente Marchionne in FIAT? Quanto si è preso Morandi per organizzare il Festival di Sanremo? e Bonolis? Ed in periodo di grave crisi economica, dove ha trovato la scorsa estate il premier i soldi per poter acquistare dieci-dodici giocatori del Milan a prezzi faraonici? Beh, che ve lo dico a fare, nessuno risponderà mai a tali domande. Di tutta questa faccenda comunque chi ne esce veramente rafforzato è sicuramente Santoro che, al di là delle polemiche e dei contenziosi, non si è piegato a certe logiche clientelari che, nelle aziende pubbliche in generale e nella Rai in particolare, sono all'ordine del giorno, segno inequivocabile di un sistema-Italia che ci ha portato a fare la fine che stiamo facendo...Intanto però, giovedì sera come sempre Annozero andrà in onda per l'ultima volta ed il suo conduttore spiegherà al pubblico il perchè di questa scelta e soprattutto se lo rivedremo con lo stesso programma o con altri talk da qualche altra parte. Che se ne dica comunque, anche in questa occasione, Santoro ha dimostrato tutte le sue doti comunicative: ancora una volta nel bene o nel male ha catturato tutta l'attenzione dei media su di lui...Quali saranno i progetti futuri ancora rimane una informazione top-secret, intanto a La7, dopo la notizia dell'avvenuto divorzio, già si sfregano le mani....Appena dopo l'uscita della notiza sulla rottura tra la Rai e Santoro, l'anchorman e direttore del tg di La7, Enrico Mentana, durante il notiziario della sera del 6 Giugno dichiarava:"Tra poco vedrete il primo titolo del nostro telegiornale che è questo: Santoro a un passo da La7 [...],
ci sono stati diversi incontri ma nessun contratto è stato ancora firmato. Noi l'accoglieremo a braccia aperte, da noi potrà tranquillamente fare il suo programma o quello che vorrà". Beh, come dire, si chiude una porta e si apre un portone ma, questa, come dice sempre il buon Santoro, era solo l'anteprima...

Lo Spettatore