"Cosa succede, cosa succede in città [...], siamo noi, siamo noi quelli più stanchi, siamo noi, siamo noi che dobbiamo andare avanti"...non vi dice niente questo ritornello? Mah si, certo che lo conoscete...è la mitica canzone di Vasco Rossi che, dopo l'ultima tornata elettorale, si candida a diventare il nuovo jingle da cantare e ricantare nelle nostre istituzioni per tutto il centrodestra italiano. Alla fine, come abbiamo potuto vedere su tutti i Tg nazionali, l'improponibile, la catastrofe, l'apocalisse delle apocalissi è accaduta: Milano è Comunista e Napoli è diventata ostaggio del giudice giustizialista!!!Ammazza che mazzata Silvio...chi lo avrebbe mai detto!! Ora, dopo questa giornata di festa per il centrosinistra che torna a battere il premier & Co dopo la batosta del 2008 e di grattacapi per il centrodestra che già si lecca le ferite, si attendono i commenti, le riflessioni e qualche exploit di qualche politicante dalla lingua lunga (vedere La Russa, Santanchè, Lupi, Casini etc..per intenderci). In realtà però, qualche primo commento nelle ore pomeridiane è già arrivato e addirittura anche qualche dimissione illustre. No amici miei, so a cosa state pensando....Silvio e l'Umberto rimangono là dove sono, nessun passo indietro non temete, fin quando la maggioranza in Parlamento tiene non c'è nulla di cui preoccuparsi, almeno per il momento. La dimissione illustre di cui stavo parlando è quella del convertito ex-comunista Sandro Bondi che, non essendosi sentito in colpa per la cattiva gestione di Pompei con la conseguente caduta della Domus dei gladiatori, ha pensato giustamente questa volta di farsi da parte nel partito e rimettere nelle mani del Premier la propria funzione di coordinatore del Pdl. Insomma, anche i fedelissimi come Bondi sembrano inziare a preparare la scialuppa di salvataggio, perchè qui le acque iniziano a farsi turbolente e la nave è si forte ma...non si sa mai. Sul fronte Pdl restano comunque commoventi le parole dell'On. Lupi ospite in collegamento questo pomeriggio al Tg3 che ha per la prima volta messo da parte l'orgoglio e dichiarato:"Va bene Bindi, se vuoi te lo dico...questa volta abbiamo perso". Che momento di alta televisione!!! Che simpatico che è stato Lupi, si proprio Lupi che aveva tra l'altro uno squardo felice e rilassato come quello di colui che ha appena ricevuto un bel calcio nel...vabbè ci siamo capiti; resta comunque il fatto che Lupi ha rilanciato l'azione del Governo e ha dichiarato che in questi ultimi due anni verranno portate a termine le riforme di Giustizia e Fisco, bravo Onorevole, siamo tutti con te!. Anche gli alleati della Lega con Maroni e Salvini sono stati molto sinceri:"Abbiamo preso una sberla" ha dichiarato il ministro dell'interno, "Il giudizio degli elettori è insindacabile" ha dichiarato l'europarlamentare. Come dire, fanno tutti i diplomatici ma secondo me sotto sotto al ritornello della canzone di Vasco ci hanno già pensato e comunque dovranno già da stasera iniziare a pensarci. Sul fronte delle opposizioni al Governo ma questa volta maggioranza nei consigli comunali invece uno solo è stato il grido dopo la vittoria di Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli:"Berlusconi dimettiti!" Dopo questo accorato invito, due cose mi vengono da pensare:
1- Il centrosinistra ha forse imparato come si vincono le elezioni (uniti e con una coalizione di massimo tre partiti Pd, Sel ed Idv)
2- Il centrosinistra non ha ancora compreso che il buon Silvio un passo indietro non lo farà mai quindi è inutile tornare ad invocarlo proprio ora.
Non facciamo però troppo i bacchettoni, in fondo solo ieri sera, io e come me molti altri italiani avrebbero firmato per un risultato così. Una delle domande che mi sono comunque posto oggi, e con me se lo sarà chiesto forse mezza Italia, è questa:"Ma la vittoria del centrosinistra a Milano e Napoli è frutto del merito di Pisapia e De Magistris e di chi li sosteneva oppure semplicemente è la diretta conseguenza del demerito della Moratti, Silvio and Company?" Dove starà la verità? Non ditemi nel mezzo cari lettori altrimenti Fini, Casini e Rutelli sono pronti subito ad infilarsi nella questione, vi prego...Sicuramente queste elezioni un pò di cose le hanno dette, almeno secondo me:la politica della demonizzazione del nemico, della demagogia, dell'alimentazione della paura del diverso, dell'insulto, dell'arroganza ha per lo meno questa volta, inevitabilmente perso, così come (e questo vale per il centrosinistra) la strategia dell'autosostentamento del Pd di veltroniana memoria può essere tranquillamente depositata nel sacco degli indumenti da buttare. A questo punto bisogna solo attendere quello che le urne diranno il prossimo 13 Giugno a proposito dei quesiti referendari e se l'odore che si respira oggi verrà riconfermato, in quel giorno e solo quel giorno si potrà dire una frase sola:"Silvio Game Over".
Lo Spettatore
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