Manca veramente poco ormai alla pubblicazione dei risultati elettorali delle quattro città italiane impegnate ad eleggere le nuove amministrazioni comunali. Come avevamo in parte anticipato nella giornata di ieri, di scontato in questo turno elettorale ci si aspettava ben poco e così è stato; se a Torino e a Bologna la vittoria del centrosinistra non è mai stata messa in discussione, nelle città di Napoli ma soprattutto a Milano è successo inaspettatamente l'"inaudito".
Nel capoluogo campano infatti, nonostante il centrosinistra si presentasse praticamente spezzato in due liste, il centrodestra non è riuscito a spazzare via i tanto criticati rivali, segno evidente che forse i politicanti locali, sostenuti dai rispettivi partiti, non erano poi così tanto disprezzati come l'informazione ufficiale ci aveva più volte fatto credere...La notizia però che ha fatto più scalpore in tutta questa giornata di attesa è stata sicuramente la virtuale vittoria di Giuliano Pisapia a Milano; quello stesso Pisapia che non solo è riuscito a stravincere le primarie del centrosinistra non molto tempo fà, battendo in maniera netta il candidato a sindaco proposto dal Pd del capoluogo lombardo, ma ha pensato bene di infliggere una dura lezione al sindacao uscente Letizia Moratti. Certo, ci sarà da attendere il ballottaggio per sapere con certezza chi sarà il nuovo primo cittadino di Milano ma è indubbio che per il Pdl lombardo e Berlusconi, i risultati di oggi rappresentano un duro, anzi durissimo colpo da incassare. Nei giorni scorsi era stato lo stesso premier a ribadire l'importanza di questa consultazione elettorale dichiarando:"Siamo sicuri di poter vincere al primo turno. Essendo Milano, la capitale economica d’Italia, è un test molto importante per la politica nazionale. Contiamo che i milanesi diano un ottimo giudizio su cio’ che ha fatto il governo, che e’ riuscito in una specie di mission impossibile" Ed ancora sul rivale della Moratti si esprimeva così:"Ha tra gli alleati i centri sociali che sono ostello di numerosi personaggi violenti e facinorosi che hanno dato tristi prove anche in questa campagna elettorale.A Milano non c’è un’alternativa. La sinistra non ha idee e non ha programmi. Se vincesse, Milano cadrebbe di nuovo nel clientelismo del passato." Indubbiamente, queste sono state le dichiarazione di un leader di partito ben convinto di riuscire a portare a casa, ancora una volta, un importantissimo risultato in termini di consensi e per giunta nelle città che lo ha visto nascere e crescere sia come uomo d'affari che come politico...e allora, che cosa è accaduto? Quello meccanismo perverso si è innescato nella mente dei poveri milanesi? Beh cari amici, i motivi che hanno spinto gli elettori a dare fiducia (per il momento) a Pisapia restano, a me, e come me a molti altri, del tutto sconosciuti ma proviamo a ragionare su questo pesante e ricordiamo momentaneo successo del centrosinistra. Sicuramente una prima possibile spiegazione sull'accaduto la possiamo far risalire a ragioni di natura ciclica: oggi vinci tu, domani vinco io, se è tanto tempo che governi tu è anche probabile e plausibile che tocchi questa volta a me!...ma forse c'è di più. La campagna elettorale a favore della Moratti è stata obiettivamente un disastro; Berlusconi ormai tratta il suo elettorato come se fosse un insieme di marionette che ad ogni singola domanda rispondono in maniera sincronizzata e ovviamente tutti allo stesso modo, ovvero sempre e solo SI! Forse il premier anche quando non si trova davanti ai suoi sostenitori, immaginia comunque di esserlo e così, pensa anche che tutto il paese sia dalla sua parte...Evidentemente dopo il voto a Milano le cose non stanno esattamente così...Una seconda ragione che può spiegare questa momentanea disfatta può forse essere riconducibile alle esternazioni della Moratti su Pisapia (le chiamo esternazioni ma si dovrebbero chiamare insulti-calugne, insomma scegliete voi). A tale riguardo, addirittura anche un fedelissimo di Berlusconi come Giuliano Ferrara, questa sera a Radio Londra ha ammesso il comportamento scorretto della Moratti criticandola anche per non aver chiesto scusa al suo rivale politico.
Presidente se la criticano anche i suoi, un motivo ci sarà?!?!?
Una terza ragione, che forse è anche la più plausibile, può essere riconducibile al fatto che il programma di Pisapia è semplicemente migliore di quello della sua avversaria e chi i milanesi, stanchi di tante promesse e pochi fatti, hanno ben pensato di votare. Ah beh, dimenticavo... quest'ultimo punto non è sostenibile come tesi perchè chi vota a sinistra, come dice il Cavaliere non solo è un coglione e puzza ma vuole anche il male degli altri, quindi trovatemi voi qualcuno così diabolico da poter pensare di sostenere i "comunisti". Insomma, per un motivo o per l'altro, dalle mie parti si dice che le CHIACCHIERE STANNO A ZERO, e se il risultato di Milano doveva essere lo specchio dell'umore che si respira nell'intero paese, prima del voto, ora dopo questi risultati la situazione non può essere capovolta. Non vorrei insistere ma, a Milano, i milanesi credo abbiano dimostrato di averne le tasche piene del Pdl, Berlusconi, la Moratti e compagnia bella e forse, dopo anni di sbornia berlusconiana, sono giunti alla sacrosanta conclusione di voler cambiare aria. Ma sarà veramente così? Veramente Pisapia rappresenta il nuovo, la svolta, il dopo Berlusconi e Pdl a Milano? Ed i risultati della città lombarda porteranno delle ripercussioni anche nel governo? Ad oggi, non possiamo ancora rispondere a queste domande ma ad occhio e croce una cosa sembra evidente: il vento forse torna a soffiare da un'altra parte.
Lo Spettatore
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